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I vitigni

Quattro vitigni autoctoni (Catarratto, Inzolia, Perricone, Nero d'Avola) e uno alloctono (Syrah). La scelta di ridurre a cinque le varietà allevate valorizza, ancor di più, la specializzazione produttiva nel territorio della DOC di Monreale.

Cinque i vitigni d’elezione per la DOC Monreale: Catarratto e Inzolia per i bianchi autoctoni, i locali Perricone e Nero d’Avola e l’internazionale Syrah per i rossi. La scelta di ridurre a sole cinque varietà vinicole allevate è dettata dalla volontà dei soci di valorizzare sempre di più il territorio della DOC e, in particolare, di puntare su vitigni di grande tradizione e sperimentazione che hanno trovato il loro habitat naturale tra le colline, le montagne e la Valle dello Jato.

Quattro vitigni autoctoni (Catarratto, Inzolia, Perricone, Nero d'Avola) e uno alloctono (Syrah). La scelta di ridurre a cinque le varietà allevate valorizza, ancor di più, la specializzazione produttiva nel territorio della DOC di Monreale.

Cinque i vitigni d’elezione per la DOC Monreale: Catarratto e Inzolia per i bianchi autoctoni, i locali Perricone e Nero d’Avola e l’internazionale Syrah per i rossi. La scelta di ridurre a sole cinque varietà vinicole allevate è dettata dalla volontà dei soci di valorizzare sempre di più il territorio della DOC e, in particolare, di puntare su vitigni di grande tradizione e sperimentazione che hanno trovato il loro habitat naturale tra le colline, le montagne e la Valle dello Jato.

Catarratto

Bianco, comune ed extra lucido fanno del Catarratto la varietà più coltivata in Sicilia; sicuramente uno dei vitigni con più radicamento nell’Isola e anche nel nostro territorio. Il grappolo è di media grandezza (con lunghezza di 18 centimetri), spesso, con una o due ali e in genere spargolo o mediamente compatto. L’acino è medio, sferoide o ellissoide, regolare, con sezione trasversale circolare; la buccia è giallo-dorata con distribuzione regolare del colore, pruinosa, spessa e a polpa succosa. Il sapore dolce, la produzione abbondante e costante. Quando giunge allo stato di maturazione ideale – di solito verso fine agosto/inizio settembre – presenta un grado zuccherino medio/alto ed un’elevata acidità. Abbastanza resistente alle malattie parassitarie, ai forti calori ed alla siccità.

Inzolia

Rappresenta, probabilmente, il più antico vitigno siciliano a bacca bianca diffuso, oggi, anche in altre regioni. La sua origine si intreccia indissolubilmente con la colonizzazione greca e recenti studi hanno attestato una stretta correlazione con le varietà Rhoditis e Sideritis. Altre testimonianze ne riconducono la storia al periodo francese, in particolare alla dominazione Normanna in Sicilia. Questa varietà per molti anni è stata vinificata in blend, oggi invece, alcuni produttori si sono cimentati nella vinificazione in purezza ottenendo risultati straordinari: attraverso questo metodo di lavorazione è possibile infatti ricavare vini semplici ed immediati ma anche intensi e strutturati. Il grappolo dell’Inzolia è di media lunghezza (18-24 centimetri), grosso, verde-giallognolo con striature rossastre. L’acino è di forma regolare con buccia pruinosa e di color giallo dorato o ambrato e tannico, con distribuzione regolare; la polpa è croccante. Quando giunge a allo stato ideale di maturazione – di solito verso inizio/metà settembre – raggiunge un grado zuccherino discreto ed una bassa acidità.

Inzolia

Rappresenta, probabilmente, il più antico vitigno siciliano a bacca bianca diffuso, oggi, anche in altre regioni. La sua origine si intreccia indissolubilmente con la colonizzazione greca e recenti studi hanno attestato una stretta correlazione con le varietà Rhoditis e Sideritis. Altre testimonianze ne riconducono la storia al periodo francese, in particolare alla dominazione Normanna in Sicilia. Questa varietà per molti anni è stata vinificata in blend, oggi invece, alcuni produttori si sono cimentati nella vinificazione in purezza ottenendo risultati straordinari: attraverso questo metodo di lavorazione è possibile infatti ricavare vini semplici ed immediati ma anche intensi e strutturati. Il grappolo dell’Inzolia è di media lunghezza (18-24 centimetri), grosso, verde-giallognolo con striature rossastre. L’acino è di forma regolare con buccia pruinosa e di color giallo dorato o ambrato e tannico, con distribuzione regolare; la polpa è croccante. Quando giunge a allo stato ideale di maturazione – di solito verso inizio/metà settembre – raggiunge un grado zuccherino discreto ed una bassa acidità.

Perricone

Chiamato anche Pignatello (in provincia di Trapani) o Guarnaccia nera (in provincia di Agrigento), presenta un grappolo di lunghezza media (20 centimetri), grosso, corto, prevalentemente verde-chiaro e rosso vinoso verso l’estremità libera. L’acino è medio, piuttosto sottile e cilindrico. Quando giunge al perfetto stato di maturazione – di solito verso la seconda o la terza decade di settembre – raggiunge un ideale grado zuccherino e una buona acidità. La produzione è costante, resiste bene ai comuni parassiti.

Syrah

Unico internazionale per la DOC Monreale, il Syrah ha trovato, in questo territorio d’eccellenza, il proprio habitat naturale. Il grappolo è di media grandezza (con lunghezza compresa tra 15 e 20 centimetri), di aspetto semi-spargolo, allungato, tendenzialmente cilindrico, irregolare e qualche volta alato; peduncolo, semi legnoso e medio-grosso. L’acino è medio-piccolo (con diametro trasversale di 10-12 millimetri), di forma ovale regolare; la buccia, piuttosto tenera, è molto pruinosa e di colore blu. La polpa, incolore, è succosa ed abbastanza dolce. Quando giunge a maturazione, di solito verso fine settembre, raggiunge un grado zuccherino medio-alto e una buona acidità. La produzione è abbondante.

Syrah

Unico internazionale per la DOC Monreale, il Syrah ha trovato, in questo territorio d’eccellenza, il proprio habitat naturale. Il grappolo è di media grandezza (con lunghezza compresa tra 15 e 20 centimetri), di aspetto semi-spargolo, allungato, tendenzialmente cilindrico, irregolare e qualche volta alato; peduncolo, semi legnoso e medio-grosso. L’acino è medio-piccolo (con diametro trasversale di 10-12 millimetri), di forma ovale regolare; la buccia, piuttosto tenera, è molto pruinosa e di colore blu. La polpa, incolore, è succosa ed abbastanza dolce. Quando giunge a maturazione, di solito verso fine settembre, raggiunge un grado zuccherino medio-alto e una buona acidità. La produzione è abbondante.

Nero d’Avola

Il principe dei vitigni siciliani ha trovato nell’areale della DOC Monreale un habitat ideale, sia vinificato in purezza che in blend con altre uve rosse. Nel bicchiere si riconosce per il colore rosso rubino; profumi di macchia mediterranea, terra e piccoli frutti rossi, al gusto risulta corposo, asciutto e di buona eleganza. Il grappolo è di media grandezza e di aspetto medio, spesso composto; peduncolo visibile, semi legnoso e grosso. L’acino è piuttosto regolare, la buccia, color bluastro, è pruinosa, di normale spessore e coriacea. La polpa è succosa, dal gusto semplice e incolore. Quando giunge a maturazione, di solito fra la prima e la seconda decade di settembre, raggiunge un grado zuccherino discreto. Resiste bene ai parassiti ed altre avversità ed ha una produzione notevole. Viene chiamato anche Calabrese ma dai primi del 1900 è riconosciuto uniformemente come Nero d’Avola.