La famiglia Spadafora è un’antica casata nobiliare siciliana, le cui prime attestazioni documentate risalgono al 1230. Nel corso dei secoli, il Casato ha esercitato il controllo su cinque principati, un ducato, due marchesati, una contea e venticinque baronie. L’azienda agricola di famiglia fu fondata da don Pietro dei Principi di Spadafora, che ereditò la tenuta dallo zio Michele De Stefani, noto agricoltore e allevatore di cavalli da corsa. Dopo i gravi danni subiti a causa del terremoto del 1968, don Pietro si dedicò alla ricostruzione e alla valorizzazione dell’azienda, puntando sul recupero di vigneti autoctoni e sull’introduzione di varietà alloctone, finalizzate alla produzione di vini di alta qualità. I vigneti di famiglia sono ubicati in Contrada Virzì (nel monrealese) nei terreni adiacenti la cantina, ad un’altezza variabile compresa tra i 220 e i 400 metri s.l.m., con un’escursione termica di circa 10-15°C tra il giorno e la notte. L’azienda ha una superficie di circa 180 ettari (di cui 100 vitati), tra le varietà a bacca bianca allevate si annoverano Catarratto, Grillo, Inzolia e Chardonnay, per quelle a bacca rossa Nero d’Avola, Syrah, Cabernet Sauvignon e Merlot. Dei Principi di Spadafora integra, all’interno della propria filosofia produttiva, l’elemento della sostenibilità. Vengono utilizzate in tal senso energie alternative, ma anche vetri più leggeri per bottiglie e tappi biologici realizzati con materiali naturali come la barbabietola da zucchero. Oggi, l’azienda è guidata da Francesco Spadafora, figlio di don Pietro, con il supporto della figlia Enrica.